Dedicato a Mia, la bimba nata nei sotterranei della metro di Kiev

A te che ci hai insegnato che la vita prevale sempre sulla morte. A te che con il tuo venire al mondo in circostanze difficili ci fai riflettere come le armi, le minacce, le distruzioni e i soprusi non possono impedire una vita che nasce, che sboccia all’insegna dell’amore senza barriere, limiti o differenze di razza o religioni. Hai vagito, pianto, sorriso e hai cercato subito il seno di mamma come senso di protezione contro la paura della guerra e dell’odio, proprio tu che ci insegni che l’amore è l’unica via per difendersi veramente dal male. “Benvenuta Mia, che il resto della tua vita sia più degno della vergogna in cui ti abbiamo costretto a nascere”; cosi si legge sui social e negli angoli angusti della metropolitana di Kiev dove la gente si è rifugiata al riparo delle bombe. E sì, cara Mia, tu così piccola e indifesa hai scelto coraggiosamente di nascere in un mondo in cui un matto da legare tiene lo scettro del comando, senza considerare lo spargimento di sangue che sta facendo versare a tanti innocenti. Gli uni contro gli altri in una commistione di male che mette a tacere il bene. Ma tu, con questa tua venuta al mondo proprio nel momento più brutto e senza preoccuparti di ciò che sarà il tuo futuro nella terra in cui sei nata, sei messaggera di forza e amore capace di sconfiggere il male alla radice. Sì, proprio tu che cerchi fortemente di stringere le tue manine con quelle di tua mamma, che con un gesto di amore ti ha fatto venire alla luce. Quella luce che è speranza di un mondo più giusto. Grazie per questo messaggio che ci hai dato e per il coraggio che hai avuto. Noi, confusi come siamo, faremo tesoro della tua forza, del tuo non ritornare indietro sulla decisione di nascere comunque sia, sfidando coraggiosamente tutto ciò che sarà. Che Dio ti protegga e benedica, Mia. Tutti noi ci impegneremo a non farlo peggiorare ancora questo pazzo mondo, e farti crescere nell’amore, lo stesso che tu ci hai portato nascendo tra il terrore delle bombe e il terribile suono delle sirene che avvertono il coprifuoco. Saremo forti della tua forza. Per te!

Salvino Cavallaro       

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